domenica 26 maggio 2013

Burning the Ocean - I bravi ragazzi del metal

Foto Burning the Ocean

 Mi hanno colpito dal primo ascolto, sono giovanissimi, ma la loro musica ha “quel qualcosa in più” che li fa distinguere dagli altri. Sto parlando dei Burning the Ocean, ventenni suditirolesi di Appiano. Ho pensato di andare a conoscerli meglio, facendo un salto nella loro sala prove, una stanzetta in una casa circondata dal verde, dove possono sparare al massimo gli amplificatori senza problemi. I componenti del gruppo sono: Mirco (vocals), Hannes e Dommi (guitars) Joe (bass) e Michael (drums).

Questa è la loro storia. In quattro si conoscono grazie alla locale scuola di musica, poi formano un gruppo, ma rimangono ben presto senza cantante. Allora pensano di coinvolgere il vicino di casa, che ascolta metal ma non ha mai pensato di fare il cantante: si, perché è proprio così, le grandi amicizie e le bands nascono quasi per caso. Mirco, il cantante per caso, ci prova e la cosa gli  riesce pure bene: siamo nel 2009 e nasce il gruppo “Burning the Ocean”. Per prima cosa cercano il loro suono facendo cover, toccando vari generi – da Franz Ferdinand al metal “sai, di quelli con le barbe lunghe”, mi dice il bassista. Ma l'esperienza dura solo per un po' di tempo "per tre concerti", dice chitarrista biondo, (arrivato in sala prove con la chitarra sulle spalle a bordo di uno skate), "perché come tutti i gruppi metal"  dice l'altro chitarrista  "noi volevamo fare la nostra musica".
Definiscono il loro suono “metalcore, melodic-hardcore  "con un pizzico di deathmetal" mi suggerisce il batterista. I testi, in inglese "è più internazionale, lo capiscono tutti"  dicono, parlano delle difficoltà di tutti i giorni, della sofferenza, oppure sono contro la guerra. I Burning the Ocean si rammaricano del fatto che spesso tutti i generi metal vengano “bollati” come satanici da quelli che di musica non capiscono nulla, i loro testi non sono “cattivi”.

Hanno suonato un po' dappertutto in provincia, vorrebbero ampliare il “loro raggio d'azione” suonare magari anche in Trentino e suonare nuovamente in Austria, dove hanno fatto una bella esperienza. Il pubblico lì è molto più caloroso e partecipa anche numeroso ai concerti live. Proprio in Austria è stato registrato il loro ep “Overcome”, allo studio Graveyard, con Fritz Hammer ed i suoi collaboratori. Chiedo che mi raccontino qualcosa del videoclip “The way it Ends”. Così scopro che è splendidamente “handmade” ovvero fatto in casa, con amici e parenti “quello legato è uno nostro amico, ” dicono ridendo.

La giuria di qualità di Upload ha selezionato anche loro, tra i 13 semifinalisti del concorso,(su 100 iscritti) cosa un po' inaspettata, dico io, visto che solitamente nei “talent” emergono più facilmente generi musicali “più orecchiabili”. Evidentemente Upload vuole essere un po' diverso. I Burning the Ocean non sono interessati molto “ai contest”, (a parte quelli per band metal, naturalmente), ma ad Upload si sono iscritti perché è una bella vetrina per farsi conoscere e aiuta a trovare contatti per suonare anche all'estero. “Ci hanno dato una mano per suonare in Austria”, dicono soddisfatti. 
Quali sono i loro progetti per il futuro? “Suonare, suonare, suonare” dicono quasi all'unisono. Intanto sono tra le bands che condivideranno con i grandi gruppi internazionali il fantastico palco di Rock im Ring, il festival rock che viene organizzato annualmente a Collalbo e che quest'anno si terrà dal 12 al 13 luglio 2013. Faccio l'ultima domanda, visto l'imminente audizione con la giuria di qualità di Upload, dove verranno decretati i gruppi vincitori del concorso, e chiedo quel'è il loro punto di forza, come cercheranno di convincere gli esperti della giuria? “Il nostro punto di forza è la dimensione live, è lì che diamo il massimo” rispondono sicuri. Simpatici, questi bravi ragazzi del metal. E' bello vedere giovani musicisti così determinati, convinti e soddisfatti di quello che fanno. Hanno grande energia e passione, che passa attraverso la loro musica.
Sapete che vi dico? Qui ci troviamo di fronte a dei giovani metallari dalle unghie molto affilate, musicalmente parlando, naturalmente!


mercoledì 1 maggio 2013

L'incubo di uno zombie in tutina nera

Foto di The Squirties

Sono sempre loro: la band più “nerd” del Trentino. Forse la loro immagine, più da ragionieri che da rockers li penalizza un po'... Certo non hanno la presenza scenica dei Rebel Roots e neppure l'immagine rassicurante, sana e vitaminica dei Bob and the Apple... Se dopo un loro concerto l'unica cosa che riuscite a ricordare è la pelliccia trash animalier indossata dal cantante del gruppo, beh... Allora probabilmente non siete stati attenti alla loro musica e forse non siete riusciti a farvi contaminare dalla loro ironia. Vi dirò, the sQuirties sono uno dei pochi gruppi in regione che ha la capacità di riuscire ancora a sorprendermi ogni volta che fa uscire un pezzo. Il loro stile è eclettico, vario, spazia tra diverse sonorità, pur mantenendo uno stile di rock leggero, divertente e contemporaneo, che lo rende adatto anche all'ascolto un po' disimpegnato, ideale anche quando viaggi in macchina o in autobus.
E' sicuramente la band che fa i videoclip più fighi della regione: Il batterista Joe Barba è un regista coi controfiocchi, Carmelo il chitarrista è un "direttore" della fotografia “studiato”e il cantante Florio è un attore nato, che si diverte anche troppo a fare il protagonista.
Dopo averci stupito con Rosie, la settimana scorsa hanno fatto uscire su youtube la loro ultima fatica. Questa volta il pezzo, scritto per partecipare al concorso di Radio Dolomiti “Canta i mondiali” per i campionati di sci nordico della Val di Fiemme, è in italiano e ha un titolo sdrucciolevole: “Scivolerò”.
Florio (Foto the sQuirties)
Temevo che gli Squirties mi “scivolassero” proprio sul testo in italiano, prova del nove per molti gruppi nostrani... Invece no, mi hanno stupito anche questa volta: hanno tirato fuori dal cappello a cilindro uno splendido tormentone piuttosto pop e oserei dire “radiofonico” nel senso buono della parola, uno di quei “ritornelli” che sentito una volta alla mattina ti resta in testa fino a sera e che continui a “fischiettare” alla fotocopiatrice, per tutto il giorno. Accattivante si, ma non banale. Un pezzo “battezzato” al mix e masterizzatore dall'amico “bastardo”, Jacopo Broseghini e confezionato con uno splendido video in bianco e nero, omaggio a Romero, regista di film Horror. Sulle immagini della “Notte dei morti viventi”, cult movie per gli amanti del genere, è stato “incollato” il fotogramma di Florio in fuga dagli zombies. Vi dirò, i film horror non mi sono mai piaciuti, perchè le immagini mi si ripropongono la notte e non mi fanno dormire: di conseguenza questa volta rischierò l'incubo della "tutina" nera di Florio. Per la cronaca, gli Sq non hanno vinto il concorso, ma cosa importa? Ci hanno regalato un altro fantastico pezzo.
Che vi posso dire ancora? Io penso che dietro a questo aspetto un po'“NERD” ci sia molta creatività, molte idee e parecchia sostanza.
https://www.facebook.com/thesquirties?fref=ts