sabato 8 giugno 2013

Bob and the Apple - Una mela al giorno...


Foto by Sharon Brol

Di mele ne devono aver mangiate tante, visto che sono molto alti, hanno molti capelli e sono l'immagine della salute. Sono i Bob and the apple, rock band trentina, formata da 4 ragazzi Giacomo (Voce, chitarre, ukulele) Leonardo (basso, voce) Matteo (chitarra, tastiere) e Bruno (batteria, voce).
Nonostante la giovane età, hanno già incamerato un bel po' di successi. Nel 2010 rappresentano la regione a Italia Wave, l'anno scorso sono tra i primi sei in finale ad Upload con " Ukulele", un pezzo piuttosto orecchiabile; ma poi tanti altri concorsi e premi, lo leggerete  nell'intervista. Quest'anno sono ancora tra i gruppi di Upload selezionati per l'audizione. Presentano  un pezzo completamente diverso, più arrabbiato, una sferzata di chitarre elettriche. Insomma, sembra che a loro tutte le ciabelle riescano col buco! L'invidia di qualche maligno dice che si sono montati la testa. Non credeteci! Hanno solo un grande entusiasmo per quello che fanno e una forte determinazione, qualità necessarie per riescire ad inseguire i loro sogni. 
E con quelle gambe lunghe ... chi li ferma più?

L'anno scorso eravate tra i finalisti di Upload con Ukulele, una canzone rock con quel pizzico di pop che la rendeva orecchiabile, quest'anno avete proposto “Il giudice” un pezzo secondo me molto diverso, oserei dire arrabbiato. Fatemi capire: il suono dei Bob and the Apple in che direzione sta andando?

Non lo sappiamo nemmeno noi! Non abbiamo un genere o un solo artista di riferimento per poter dire "questa è la nostra direzione". Nel momento della stesura dei brani ci ritroviamo sempre in sala prove, dopo aver ascoltato una registrazione casereccia ed 'introduttiva' del brano…ed è qui che ognuno di noi mette in gioco le proprie influenze. Il prossimo CD sarà sicuramente meno 'pop' (se così si può definire per certi tratti Rouge Squadron) e più psichedelico grazie all'approccio compositivo di Matteo che è diventato parte attiva(sisma) dei processi creativi.

Foto by Sharon Brol
La scelta di scrivere i testi in italiano non è facile; proprio dal testo del pezzo presentato ad Upload quest'anno mi sembra che emerga da parte vostra la volontà di dimostrare di aver qualcosa da dire. Ci potete spiegare meglio il suo significato? I testi delle vostre canzoni nascono dalle vostre personali esperienze?

Giudice è forse il testo più diretto dell'album perché nato da uno sfogo e da una necessità istantanee. E' quasi un monito, cinico e crudo, per poter rivalutare con un ottica disincantata la nostra quotidianità, il valore effettivo di quello che diciamo e quello che ci viene detto.
Scrivere in Italiano è E S T R E M A M E N T E complicato, soprattutto se non si vuole risultare banali. I testi spesso sono frammenti, frasi, piccole riflessioni annotate sui nostri quaderni che nel momento del bisogno, vengono ripescate secondo il filo logico di quello che vogliamo esprimere in una determinata canzone. Sono più evocativi che descrittivi, un invito al riflettere-alle e con-le-parole. Ci piace non essere diretti in quello che esprimiamo: vorremmo dare priorità alle orecchie invece che alla 'ragione', alla musica piuttosto che al significato del testo…come accade quando ascoltiamo musica in inglese! Le parole sono sempre la parte integrante e conclusiva dei nostri brani, una pista d'atterraggio piuttosto che un trampolino di lancio!

Disegno di Filippo Bampi
Per il vostro ultimo video, “Il giudice” vi siete avvalsi della regia di Matteo Scotton. Da chi è nata l'idea del video? Cosa significano gli occhi bendati e sanguinanti? Quale importanza date alla realizzazione di un videoclip per la diffusione della vostra musica?

Collaborare con Matteo Scotton è sempre stato un nostro pallino. L'idea del video è nata dopo una serie di incontri tra noi Bob, Matteo e Filippo Bampi.
 "Abbiamo cercato di lavorare a questo video pensando a quello che verrà dopo Rouge Squadron, una nuova immagine della band, più matura e più psichedelica, quasi un'anticipazione di quelle che saranno le sonorità del loro futuro progetto musicale. Per questo video, dopo aver accantonato un primo soggetto più narrativo, ho preferito privilegiare l'impatto fisico dato dal pezzo suonato dal vivo, lavorando su colore e movimento. Il video è stato girato la notte prima che Giacomo partisse per uno stage a Londra. E' legato alla giustizia in sè, che è stata tra l'altro rappresentata da Filippo Bampi con il suo disegno proiettato (quasi un Dike bizantina)." ha detto Matteo Scotton.
 "Col disegno ho tentato di dare una controparte visiva e colorica alla melodia, al ritmo e alle parole del "Giudice" lasciando la narrazione alle forme e l'emozione al colore...colore oro, che è luce. Ho lavorato ad una tavola dal sapore "greco-bizantino" fortemente ispirata alla tradizione Decadente-simbolista." (parole di Filippo Bampi) .
La giustizia per essere tale è cieca, e risalendo al mito, le furono strappati gli occhi (per questo sanguinano gli occhi) oltre a questo, sappiamo che la letteratura e forse ancor di più la mitologia, hanno attribuito a quell'immagine i più diversi significati dalla necessità di strapparsi gli occhi per 'vedere' in un altro modo alla necessità di strappare gli occhi agli altri per impedire di poter vedere. Volevamo "giocare" un pò con questi significati, dato che la canzone si presta ad uno slancio universalizzante…ed è un tema che ci ha sempre affascinato! Il video è uno dei modi più veloci e interessanti di far girare la musica ed il nome…è il modo più efficace per essere anche dove non lo si potrebbe essere!

Nel 2010 avete vinto le selezioni regionali di Italia Wave. Quale importanza date ai contest
musicali e quale esperienza è stata per voi partecipare a Livorno al contest con le altre band italiane? Avete ottenuto dei feedback positivi in fatto di visibilità e diffusione della vostra musica? State già pensando o partecipando ad altri concorsi?

I contest musicali sono senza dubbio una buona opportunità per farsi conoscere, per prendere contatti e
conoscere altre band con cui avviare rapporti/scambi di date. Ovviamente dipende sempre dalla serietà e trasparenza degli organizzatori!
Noi abbiamo partecipato volentieri a diversi contest come Festival Acustico del Centro Musica di Trento, Italia Wave, Suoni Universitari, Upload, H-Factor all'Apartamento Hoffmann di Conegliano Veneto in cui abbiamo vinto il premio della giuria quest'anno e Urlo Contest di Bassano. Vincere Italia Wave nel 2010 ci ha fatto credere ancora di più nel nostro progetto. Matteo era entrato a far parte del gruppo solamente da sei mesi… è stata una vittoria inaspettata e incredibilmente stimolante! Suonare a Livorno insieme a tante altre band indipendenti italiane ci è servito per capire cosa ci mancava (e ci manca) e quali erano i nostri punti di forza rispetto ad altre realtà musicali, un'esperienza che ci ha fatto cambiare punto di vista su il che cos'è effettivamente fare musica e quel che è per noi l'essenza principale di un gruppo: non un insieme di musicanti-musicisti ma un'unica cosa. A volte fa bene respirare dell'aria non di montagna! Dal punto di vista della visibilità e diffusione della musica…tante promesse ma niente di concreto purtroppo! Ma è stata anche colpa nostra: non avevamo un CD vero e proprio su cui poter scommettere!

Foto by Sharon Brol
Parlateci della situazione della mancanza di spazi per suonare a Trento città. La situazione sta migliorando? Si sta muovendo qualcosa a livello comunale? I musicisti trentini hanno in serbo nuove iniziative, dopo “I know a place”? 

Credo che il problema non sia tanto un problema logistico, quanto culturale. Sicuramente mancano delle vere e proprio location, ma il problema principale è che nel momento in cui un locale incomincia ad ospitare serate live nel presso del centro storico volano le segnalazioni, lamentele da parte del vicinato, chiamate ai carabinieri, multe… Trento non può essere e rimanere una città universitaria solo e grazie all'esistenza degli 'edifici universitari'. Non ci sono spazi accessibili da tutti in cui l'espressione artistica (musicale e non) sia libera di esistere senza troppi vincoli di orario, di volume o di permesso. La situazione a nostro avviso sta parzialmente migliorando. Con gli eventi di 'I Know a Place' e di 'Opposite' (per ora soltanto uno) siamo riusciti a creare una rete di contatti tra band trentine, bergamasche, milanesi e torinesi. Riceviamo richieste di partnership ogni settimana e a breve ci sentiremo su skype per chiarire i destini di questo progetto fantastico. Il collettivo Opposite (www.opposite.com) che è stato premiato da Giordano Sangiorgi (ideatore del MEI di Faenza Festival http://www.meiweb.it/mei-2-0-premi-ai-circuiti-opposite-crew-carovana-dei-festival-55-network-e-musica-contro-le-mafie/  ) un'idea nata da giovani, fatta per tutti. Nuove iniziative verranno comunicate a tempo debito, per ora è previsto un incontro di tutto il collettivo di I know a Place per definire le prossime iniziative.

Cosa si potrebbe fare a livello regionale per la “libera circolazione” dei musicisti nella regione o
Foto by Sharon Brol
nella macroregione (penso anche al vicino Tirolo), per aumentare così le possibilità per le band di suonare? Pensate che manchino i contatti tra centri giovanili, che i contatti siano più difficili per la diversa appartenenza linguistica o pensate che servirebbe una vera e propria agenzia di

“scambio”, come forse ha fatto o cerca anche di fare Upload con il suo contest?    
Pensiamo che non ci sia la voglia in Trentino (non so se sia così anche in Alto-Adige) di andare ad ascoltare un gruppo che non si conosce, quindi i gestori dei locali preferiscono affidare le serate a chi garantisce pubblico. Upload riesce ad unire realtà che spesso si ignorano l'un l'altra…per questo infatti è uno tra i più validi contest in regione!

Come ultima domanda, natualmente vi chiedo quando uscirà il vostro nuovo album, perché conosco molte persone che hanno letto in fretta tutta l'intervista nella spasmodica speranza di leggere la data di uscita del nuovo cd...

Speriamo di avere tutto pronto per inizio 2014 anche se per adesso non abbiamo alcuna certezza, non abbiamo ancora fatto il punto della situazione dato la mancanza di Giacomo. Quest'estate vorremmo trovare il tempo e l'ispirazione giusta per fare una buona pre-produzione ed andare in studio verso l'inizio di Novembre…esami permettendo! Però per l'inizio ottobre potremmo già avere un assaggino da condividere sulla rete di quello che sarà l'orizzonte musicale del prossimo album!



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