martedì 4 giugno 2013

Junow - Viaggi intergalattici molto Indie Rock

 
Foto di Junow


 Più che una band, sono l'equipaggio di una navicella spaziale, da cui prendono anche il nome, a cui hanno aggiunto una W finale. C'è chi si occupa di scalare le montagne lunari in caso di allunaggi, chi di procurar benzina e vettovaglie comprandole dai marziani e chi ha l'incarico di consultare le carte spaziali alla ricerca della rotta da far seguire alla loro musica. Fanno viaggi spaziali intergalattici spostandosi alla velocità della luce tra il pianeta rock e il pianeta pop, dove trascorrono di tanto in tanto le vacanze. I testi sono storie di fantasia, provengono forse da paesi lontani della via lattea, sentite per caso nei bar della galassia durante i viaggi interspaziali o apparse in sogno al cantante dell'equipaggio. Questi, più o meno, sono i Junow, quelli dell'Indie rock-cristiano-con testi per bambini, divertenti e fantasiosi. Si chiamano Iacopo (voice, guitar) Marco (guitar) Stefano (bass) e Samuele (drums). Questa è la loro intervista.

Nelle informazioni sulla vostra pagina Facebook, c'è scritto che fate “Indie rock cristiano con testi per bambini” … ovvero?

Iacopo: Stiamo cercando di entrare nel giro giusto che è quello della messa, quelli lì si sparano da 2000 anni un concerto sempre uguale tutte le domeniche e fanno quasi sempre il sold out. Noi sotto sotto siamo dei satanassi infernali ma non lo deve sapere nessuno.
Marco: mi sembra che questa cosa l’avesse sparata Iacopo evidentemente messo alle strette dalle domande di una qualche intervista tempo fa!....e comunque i Junow sono un gruppo politeista, che suona come gli piace, forse dovremo cambiare le info di face book in effetti!
Samuele: un tipo di musica dai contenuti poco seri, fatta per divertire e divertirci. Poi io devo ancora capire cos’è l’indie rock, quindi evitiamo di soffermarci su quello cristiano con testi per bambini.
 
Foto di Junow
Cosa ascoltate quando non suonate, quali influenze musicali ci sono nel vostro suono?

IacopoUltimamente ascolto più cose suonate da me che cose suonate da altri e ciò è male perchè al momento non ho idea da chi possiamo copiare per la prossima canzone. I junow sono maestri del minestrone musicale, ascoltiamo tutto e lo buttiamo dentro alla pentola. Non è detto che venga una roba buona.

Marco: a 15 anni ti senti una bomba ed ascolti quello che ascoltavano i 15enni fichi (Nofx, Social Distortion, Millencolin,Lagwagon), a 20 ani ti senti fico ascolti quello che ascoltano i 20enni fichi (The Strokes. Arctic Monkeys, foo Fighters, Blur, Franz Ferdinand) a 25 sei già un po’ meno tonico (Verdena, My Bloody Valentine, Joy Division, Sigur Ros)…adesso ascolto Marco Mengoni e sono felice così! Spero che i Junow non risentano di questi sbalzi d’umore.
Samuele: quasi tutto quello che sentirete (spero) nel nostro cd, l’ho copiato da Travis Barker (Blink 182) e Erik Sandin (NoFx)
Stefano: Fondamentalmente il genere che ci accomuna si può inserire nel contesto del rock alternativo (che vuol dire tutto e niente). Esempi possono essere “The Wombats, A Vampire Weekend, The Strokes, Artic Monkeys”...e chi ne ha più ne metta. Quando non suoniamo si ascolta un po di tutto, elettronica, rock, pop..abbiamo gli orizzonti aperti.
 
Foto Service Audio Libardi
Come nascono i vostri pezzi, prima il testo o la musica? Chi si occupa dei “testi per bambini”, ovvero di cosa parlano i vostri testi?

Iacopo: Sempre prima la musica, collaboriamo in sala prove per trovare una buona miscela tra melodie immediate e “muovichiappe” e qualche passaggio semi-ricercato divertente per noi da suonare. Dei testi me ne occupo io, canto cose a caso per mesi fino a che, il giorno prima del concerto in cui dobbiamo suonare il pezzo mi viene in mente una storia e cerco di adattarla alla melodia. I testi parlano di pesci rossi arrabbiati, di Gesù alla partita di pallanuoto, dei thunderbirds, di pappagalli con disturbi di personalità ma anche semplicemente del tempo o di quando mangiamo pesante e poi facciamo i brutti sogni. Cose interessanti come no.
Marco: sicuramente prima la musica, qualcuno arriva in saletta con un’idea, un giro, un riffettino e da lì ognuno ci mette del proprio…i testi per bambini sono opera di Iacopo, io e gli altri in realtà non siamo a conoscenza di cosa parlino le canzoni, di sicuro una di Gesù, una dei Thunderbird e una di infradito!
Samuele: Inizialmente la musica…poi, 5 minuti prima di salire sul palco, Iacopo scrive il testo. I testi parlano di cose totalmente assurde, dai 4x4 vs utilitarie ai pesci rossi.
Stefano: Le nostre canzoni nascono sempre dalla musica. Qualcuno porta in sala prove un riff particolare e poi costruiamo pezzo per pezzo la canzone. Il testo viene alla fine. Per trovare la linea melodica andiamo avanti anche qualche mese con:”aaaa uuuu auauaua eeeeee ooooooh oh ohhh” (ermetismi musicali).
Raccontateci come vi siete conosciuti e perché avete deciso di formare una band.
Foto di Junow


Iacopo: Mi pare di ricordare che un giorno in valsugana fosse saltata la connessione internet, vagavamo ognuno per conto proprio affannati e confusi, lo sguardo vuoto e la bava alla bocca. Poi credo siano arrivati walter nudo e la marcuzzi ed è stato subito colpo di fulmine. Da allora siamo uniti in un entità musicale.
Marco: Io e Iacopo siamo amici sin da tempi antichi e vicini di casa, Stefano è stato frutto di una campagna acquisti tre anni fa, Samulo è il fratello di Joe barba e non ha bisogno di presentazioni.
Samuele: qualche anno fa suonavo con Iacopo in un'altra band, poi scioltasi. Poco dopo sono entrato nei Junow.
Se ogni genere musicale è adatto per un momento particolare della giornata, qual'è il momento migliore per ascoltare la vostra musica?

Iacopo: Prima o dopo i pasti non importa, due tre volte al giorno sì mi basta...
Marco: secondo me la domenica mattina, verso le 11.30 quando il sole splende!..o il giovedì attorno le 18, potrebbe essere un bel momento! Non mi sentirei di prescriverla più volte al giorno.
Samuele: io di solito lo ascolto in macchina, ma non è un cd da macchina. Fossi in voi, io, lo ascolterei poco prima della pennichella pomeridiana, sperando di addormentarsi durante la prima canzone.
Stefano: Sicuramente nei momenti più impegnativi della giornata, ovvero quando ci si fa la doccia, si lava il pavimento, si potano le piante, ma soprattutto quando si raddrizzano i quadri. Un estimatore bolzanino un tempo ci disse che la nostra musica è buona per fare sesso..Se lo dice lui..
 
Iniziate da subito a comporre i vostri pezzi, quindi avete fatto un demo nel 2009.  Come è cambiata la vostra musica dal 2009 e come sta evolvendo, più rock o più indie pop?

Iacopo: Ci vedo sempre più rock cercando di esserlo sempre meno.
Marco: il primo demo  è nato più dall'esigenza di farsi conoscere ed avere qualcosa da presentare nei locali, ai concorsi; in realtà nessuno di noi aveva mai fatto un concerto all'epoca e ci sembrava che registrare qualcosa fosse indispensabile, un po' ha funzionato!
Samuele: è cambiata molto, però non so ancora dirti se in meglio o in peggio (nel primo demo ci sono delle hit pazzesche!!!). Sicuramente è diventata un po’ più ritmica e meno “pop”.
 
Foto di Junow
La Valsugana è una valle dove i gruppi nascono come funghi, voi come ve lo spiegate il fenomeno?

Iacopo: Vero è anche che il 2012 non è stata una grande annata per i funghi! I gruppi in Valsugana nascono si moltiplicano e muoiono come in ogniddove. Ci sono un paio di illustri colleghi, questo è vero, ma sfido i lettori di Bloggingnelparco citare il nome di 10 gruppi della Valsugana. Questa storia è leggenda insomma.
Marco: forse perché da qualche anno si è formato un “giro” di amici con la passione della musica, tutti ci si conosce, e chi non aveva già questa passione, gli è venuta dopo nel tempo o gli verrà…più che concerti in Valsugana o in città, li chiamerei "feste delle medie” o “riunioni di famiglia”!
Samuele: in effetti una volta era così…adesso il fenomeno è in forte calo.
Quest'anno siete tra i 13 semifinalisti di Upload. Vi piace partecipare ai contest musicali? Ne
Foto di Junow
avete altri in programma?


Iacopo: Ci piace suonare e i concorsi sono un'occasione come un'altra per farlo, ultimamente arrivano anche i risultati e non guasta.
Marco: per noi i contest sono un’occasione per suonare davanti ad un pubblico, nulla di più. Ci dispiace che ultimamente siano stati adoperati per sfruttare le band, facendoli suonare gratis in locali che in questo modo fanno serata senza spese. Ci sono invece dei concorsi fatti bene, che danno buona visibilità ai gruppi e per cui ringraziamo il ancora il cielo di esserci iscritti, Upload e OTH Festival, Suoni Universitari sono alcuni di questi!
Samuele: non mi piace tanto l’idea che ci sia un vincitore e gli altri perdenti.
Stefano: Partecipiamo solamente per poter suonare dal vivo.

Rispetto ad alcuni anni fa, sono aumentate le occasioni per suonare in Trentino? E' vero che mancano locali per suonare a Trento città e in provincia, nelle valli invece, com'è la situazione?

Iacopo: E' vero che non sono tutti in attesa imploranti di ascoltare i junow e che per noi l'inverno è solitamente periodo di letargo ma riusciamo sempre a spuntare qualche concerto. cerchiamo di crearci le occasioni se mancano e di non guardare sempre e solo a 10 km da casa nostra. Con due gruppi se va bene faccio 60-70 concerti all'anno, sono ancora pochi ma prima di lamentarsi della situazione è meglio iniziare a carcare gli strumenti in macchina.
Marco: forse nelle valli nei periodi di maggio/giugno si suona parecchio grazie a feste ed eventi, in città un po’ meno. Anche da settembre a novembre ci sono molte opportunità. Il resto dell’anno la situazione è buia sia in valle che a Trento. Quello che ci possiamo augurare è che posti come il Tilt di Borgo, Il Sogno di Pergine o il CG Aldeno siano d’esempio per altri giovani volonterosi…ci hanno fatto sapere che a Rovereto a breve aprirà una realtà simile, devono ancora aprire e già ci hanno chiesto di suonare, massimo rispetto per questi ragazzi!
Samuele: Sono diminuite le occasioni per suonare perché i locali dove potevi farlo, sono stati chiusi quasi tutti, oppure è stato tolta loro la possibilità di fare questi eventi. Sinceramente non so di chi sia la colpa. Nelle valli la situazione è praticamente identica.

Foto di Junow
Cosa potrebbe essere fatto secondo voi per aumentare ulteriormente le possibilità di suonare, per esempio in Alto Adige o in Tirolo?

Iacopo: Credo che il punto sia voler suonare e creare una rete. Solo parlando con le persone e facendo ascoltare la tua musica c'è la possibilità di crescere, confrontarsi con altre persone e di conseguenza suonare in giro. In AA mi sembra che gli spazi ma soprattutto la gente che ascolta musica, non manchino e sono sempre più i gruppi trentini (anche grazie ad upload) che si rendono protagonisti di una pacifica invasione. A mio avviso basta avere la voglia ed avere del buonsenso.
Marco: da parte delle amministrazioni sarebbe sufficiente credere di più nelle capacità dei ragazzi e lasciargli la possibilità di fare quel che a loro viene spontaneo, trovarsi, organizzarsi e divertirsi, solo questo basterebbe! Non ci servono soldi, consigli o raccomandazioni, lasciateci fare, non ve ne pentirete!
Samuele: Io punterei più sulla qualità degli eventi che sulla quantità. Ovviamente la qualità ha maggior costi, quindi è un discorso troppo complicato da affrontare in poche righe.

Quale è il vostro punto di forza, su cui farete leva per colpire la giuria di qualità di Upoload?

Iacopo: Non ne ho idea ma sollevare la giuria con una leva sarebbe divertente. Digli che si tengano un po' a dieta.
Marco: credo che suoneremo come ci viene...la forz la useremo per combattere il lato oscuro quando servirà!
Samuele: Offriremo loro delle birrette!

Si vocifera che abbiate un disco nel forno. A che punto è la "cottura"? Sta lievitando?
 
Marco: E’ in forno da un anno ormai, si sarà carbonizzato! Si vocifera bene comunque, il disco c’è e qualcuno l’ha già ascoltato. Uscirà spero nel giro di un mesetto e speriamo vi piaccia! Sicuramente più indie pop che rock...questo ci permette di prendere il tutto meno seriamente.C’abbiamo messo tanto a farlo perché siamo lenti nell’organizzarci, come hai potuto constatare anche in questa intervista; vorremo cogliere l’occasione per ringraziare ancora una volta Vice e i The Bastard Sons of Dioniso per averci dato la possibilità di realizzare questo lavoro, se il disco è bello è sicuramente merito loro, di Vice soprattutto che è riuscito a tirare fuori il meglio da quelle quattro mele marce dei Junow. E grazie anche a te Eva per quest’intervista e per averci invitato a pranzo a casa tua venerdì 14 dopo le audizioni di Upload! 
 http://www.facebook.com/junowindierock
http://www.myspace.com/junowmusic

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