giovedì 13 giugno 2013

The Artificial Harbor - Un mare di musica per una grande amicizia



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 Parlando con i componenti di un gruppo musicale, ti rendi conto che non c'è solo la musica a far da scintilla per la nascita di una band, molto spesso c'è una grande amicizia, nata durante l'infanzia, la gioventù o sui banchi di scuola. The artificial Harbor hanno proprio l'amicizia quale denominatore comune, l'amicizia e il mare. Infatti si chiamano "Il porto artificiale", quel luogo meta di vacanzieri e viaggiatori come loro, che sono in continuo spostamento tra Bressanone e Vienna, tra l'Alto Adige e l'Austria, per suonare e per cantare insieme. Si chiamano Julian Angerer (Voice/Guitar), Alexander Duml (Bass), Nikolaus Comploi (Drums/Voice), Nora Pider (Organ/Voice), Bernhard Busetti (Guitar/Mandoline). Una musica Indie folk con elementi rock e psicadelici, che racconta storie piene di metafore e simboli...
Ecco a voi The Artificial Harbor, gli amici da sempre!

The Artificial Harbor – ovvero il porto artificiale -Da cosa deriva il nome del gruppo e perché ?
Ci piacciono le metafore, i porti e il mare.

Ho letto che siete amici da molto tempo. Come vi siete conosciuti e come avete iniziato a
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condividere la passione per la musica
Indie Folk ? Da quale musica folk prendete ispirazione?

Siamo amici da sempre, abbiamo trascorso insieme quasi tutta la nostra gioventù. Insieme abbiamo iniziato a suonare. Nei primi anni sopratutto cover, poi abbiamo iniziato a scrivere pezzi propri, del genere musica Indie, all’inizio con delle influenze folk poi pian piano abbiamo inserito anche elementi rock e psichedelici…
Vivete tra Bressanone e Vienna. La sala prove si trova al … Brennero? Come organizzate le prove?

La nostra sala di prova si trova a Millan vicino a Bressanone. Due o tre giorni prima dei concerti facciamo le prove nello studio a Millan, e pure a Vienna,dipende dove si suona. Poi durante le ferie cerchiamo ricuperare il tempo perso e di lavorare sodo. Per tutto il resto abbiamo Skype •
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Fate molti concerti all'estero, sopratutto in Austria e Germania. Ci sono più occasioni per suonare, più locali o più festival musicali all'estero? Il genere musicale indie folk è molto seguito?

Ovviamente in una cittá come Vienna si trovano molti club e locali per suonare, la gente é più abituata allo stile che suoniamo. In Alto Adige siamo presenti soprattutto sui festival estivi. In prima linea cerchiamo di diffondere la nostra musica, siamo curiosi come reagisce il pubblico nei diversi posti.

Avete trovato molte differenze tra il pubblico nostrano e il pubblico straniero?

Cerchiamo sempre di convincere il pubblico, non dipende dal luogo dove suoniamo.

Come nascono le vostre canzoni, chi scrive i testi e di cosa parlano le vostre canzoni ed in particolare “Summer, YO”?

Troviamo ispirazione nella quotidianità, nelle paure, nei sogni, e negli sentimenti che abbiamo, sono testi autobiografici -ma non solo, utilizziamo dei mezzi stilistici come le metafore o i simboli per descrivere le storie che raccontiamo. La musica viene scritta per lo piú insieme. Magari uno di noi porta una idea registrata e la elaboriamo finché ci piace. È sempre interessante come ogni idea principale cambia e si sviluppa fino a diventare un song degli TAH. Un processo simile e avvenuto anche con “Summer, Yo!”. É una canzone molta personale, autobiografica, che parla della nostalgia, della paura, ma da anche della speranza per un futuro migliore.
Abbiamo registrata la canzone assieme con Elias Gamper nella nostra sala prove. L'organo è stato registrato nel duomo di Bressanone. Il processo di registrazione era molto interessante per noi.

Nel 2012 avete registrato un ep autoprodotto, dal titolo Greenfields. State lavorando al nuovo album? Quando uscirà? La vostra musica è cambiata rispetto al primo EP?

Abbiamo giá iniziato con la registrazione, peró non abbiamo deciso quando uscirà. É sempre un percorso lungo e cerchiamo di prenderci abbastanza tempo. In effetti la nostra musica è cambiata, forse maturata, soprattutto nello stile di scrivere e ci stiamo allontanando dal folk. Un processo di maturazione che si puó notare in “Summer, Yo!”. Le nuove canzoni attualmente si possono solo sentire nei nostri concerti.

Avete in programma la partecipazione ad altri contest, magari anche all'estero?
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Pensate possano essere utili per diffondere la vostra musica?
I contest in generale ci hanno sempre arricchiti. Abbiamo vinto un contest nel 2011 dove come premio abbiamo suonato sul Donauinselfest a Vienna sul palco del radio fm4. Un esperienza fantastica. In prima linea peró ci interesse a fare musica, certamente i contest aiutano a fare diffondere la nostra musica e aumentare la nostra notorietà 

Quali sono i vostri programmi per il futuro?
Suonare tanti concerti, finire di registrare e fare una vacanza al mare insieme alla nostra crew!

http://www.theartificialharbor.com/
http://www.facebook.com/theartificialharbor


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