sabato 10 agosto 2013

FRANCESCO CAMIN - Un Cenerentolo con zampe da lupo!




Una favola, dove per vivere è sufficiente un sacco con dentro qualche vestito, una capanna, un lago, una barca e un paio di ciabatte. Non servono smartphone, e-mail o altre diavolerie moderne: i messaggi si mettono dentro una bottiglia e si affidano alle onde di un lago. Una favola, dove se vuoi navigare lo fai per davvero, con una barca, con un solo remo e non su Internet. E' questa l'atmosfera fiabesca "in salsa trentina" che si respira nel nuovo videoclip del cantautore Francesco Camin. 
Il regista Stefano Bellumat (conosciuto anche come Joe Barba) è diventato ormai  "un sarto" di alta moda: è riuscito a vestire il pezzo di Camin con un abito su misura. Mi sono domandata spesso quale sia il segreto per la buona riuscita di un video musicale: è più importante avere "il pezzo giusto" o sono le immagini che fanno la differenza? Dopo aver visto questo video, ho finalmente capito che  il segreto sta nel riuscire a "calibrare" le immagini sul pezzo, carpirne la giusta atmosfera e creare quel perfetto equilibrio tra musica e immagini. 
Il videoclip "Vorrei vivere sopra gli alberi" poteva essere registrato solo in mezzo alla Natura, quella con la N maiuscola: i laghi trentini di Ledro e di Caldonazzo. Il video esce quasi in contemporanea con la notizia della vittoria di Francesco al concorso Lunezia nella categoria nuove proposte.
Il premio Lunezia è "il conferimento al valore musical-letterario delle canzoni italiane", così c'è scritto sul sito, insomma, un premio di qualità! La giuria è composta dal fior fiore di professoroni, critici musicali, esperti del settore. E' un premio a livello nazionale, che ad alcuni, in passato, ha fornito la chiave d'accesso per partecipare ai concorsi canori conosciuti al grande pubblico. Entrare in finale vuol dire far ascoltare il proprio pezzo ad un pubblico più vasto, dalle frequenze di Radio Rai; non male, in termini di visibilità, per chi cerca di far emergere la propria voce in un mare di cantautori esordienti! La mia curiosità è sempre forte, lo sapete, ed allora ho contattato direttamente il cantautore e il regista " d'alta moda", scoprendo così che... 
 
Francesco Camin e Stefano Bellumat
Francesco, che effetto fa vincere il Premio Lunezia Nuove proposte, e ancora, che effetto fa sentire il proprio pezzo dalle frequenze di RadioRai?

FC: La risposta che sto dando in questi giorni alla domanda “che effetto fa aver vinto la sezione Nuove Proposte del Premio Lunezia?” è: “Una gran botta”. E' proprio così, un'ondata di energia che ti travolge e un po' ti disorienta; in ogni caso si tratta di energia positiva, vibrazioni positive che ti spingono a fare sempre meglio. Sentire il proprio pezzo su RaiRadio1 e sentire parlare del proprio progetto in diretta nazionale è divertente, ma la cosa più piacevole per quanto mi riguarda è aver vinto il primo premio ad una rassegna seria, condotta da gente seria, organizzata. Un premio riconosciuto da tutto il panorama musicale italiano, una nota di merito non indifferente.

Era molto tempo che pensavi ad un video per far conoscere la tua musica o è stata un'esigenza emersa a seguito della vittoria nel concorso?

FC L'idea del videoclip è nata più o meno a gennaio, ho scritto a Joe Barba (Stefano Bellumat) e qualche mese dopo ci siamo incontrati per redigere lo storyboard e scegliere le location per le riprese.
Il videoclip è rimasto comunque slegato dalla vittoria del concorso anche se ovviamente ora è un punto di forza del progetto, vista l'alta visibilità che può offrire youtube, ma soprattutto vista la pregevole fattura del prodotto, l'occhio e il cuore di Joe Barba sono imbattibili.

Nel video si vede che hai una certa confidenza con la barca e remi in piedi come i gondolieri. Ma in
Durante le riprese del video
veste di attore, ti sei trovato a tuo agio davanti alla telecamera? E' stato divertente?
Chi ha collaborato con voi per la buona riuscita del video?

FC: Il mio agio con i remi in mano è assolutamente mascherato! Il montaggio di Joe ha fatto miracoli, penso che per quei 10 secondi di navigazione che si vedono nel video siano stati girati 40 minuti di riprese; la barca andava un po' dove voleva, un po' per colpa mia, lo ammetto, un po' perchè era una bagnarola vecchia e instabile. Ad ogni modo è stato divertente, durante le riprese in mezzo al lago sono pure finito in acqua con tutti i vestiti di scena, il che ha complicato un po' le cose :)
Volevo comunque ringraziare Simone Lazzeri del Centro Nautico Ekon per la disponibilità e l'aiuto al lago di Caldonazzo e Simone Floresta per aver messo a disposizione il Museo delle Palafitte del lago di Ledro.

Dimmi cosa hai apprezzato nel lavoro del regista Stefano Bellumat

Durante le riprese
FC: In Stefano ho apprezzato in primis le idee, lo stampo che ha voluto dare al clip mi piace molto, la volontà di creare un prodotto che può anche essere svincolato dalla musica, una storia che viene raccontata attraverso immagini, senza parole o spiegazioni. E' una cosa importante riuscire a trasmettere attraverso la propria arte un concetto, senza dover “spiegare” il significato dello stesso con un preambolo tipo: “Questa canzone parla di...” oppure “Questo videoclip racconta di come...” Riuscire ad evitare spiegazioni per introdurre il proprio lavoro è una cosa importante per me. Ciò che si propone, per come la vedo io, deve essere chiaro e semplice, e penso che la collaborazione con Stefano abbia portato buoni frutti.

Ma sentiamo anche il regista!
Il regista Stefano Bellumat con la sua compagna
Stefano, quanto tempo ci hai messo a scrivere lo storyboard per questo video che alla fine è un girato di poco più di tre minuti? Hai usato qualche tecnica speciale per le riprese? Ci sono state alcune scene che hai dovuto riprendere più e più volte? 

SB: Le idee degli storyboard mi consumano, ed anche nel video in questione, ho speso molto tempo a riflettere sul taglio da dare al tutto. Fondamentale è stato approfondire l'amicizia con Francesco scoprendo così una sfaccettatura scout/samaritana/bucolica che ho cercato di riprodurre nel video. Al di là di idee o tecniche, per me risulta fondamentale vestire al meglio il video sull'artista. Abbiamo notato che il video è piaciuto molto alle donne: un sinonimo di una sensibilità onirica, una favola Disney in salsa trentina.
La tecnica utilizzata è stata quella di non pensare ai rischi di alcune inquadrature: il rischio di bagnare la camera è stato potenzialmente molto elevata.
Palafitte al lago di Ledro






Beh, che dire? Complimenti ragazzi ... Però, riguardando attentamente il video...Accidenti Francesco! Ma... CHE PIEDI GRANDI che hai!!  Oh, accidenti! Che ORECCHIE GRANDI e che BOCCA GRANDE che HAI!! Il colore del vestito della ragazza... Ma senti, Joe Barba, ma era Cenerentola  o Cappuccetto Rosso!?!






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